Bloodline

Appena arrivata in questo piccolo paesino in Canada – una località molto lontana e sconosciuta per me che arrivo quasi dall’altra parte del mondo – Italia. Mi trovo davanti al portone della casa di mio cugino con gli agenti dell’FBI, che sono venuti su richiesta della moglie che dice che suo marito ha cambiato l’atteggiamento si comporta ora in modo strano e molto violento. Lui non lascia entrare nessuno nella sua stanza da cui non esce da giorni. Preoccupata lei ha quindi chiamato aiuto. La moglie e i loro bambini (loro hanno 3 bambini) sono poi spariti e nessuno sa dove siano. Io sono arrivata lì per aiutare, convinta che lui mi lasciasse entrare e che mi spiegasse cosa era accaduto.

Loro vivano da sempre in Canada e io invece in Italia. La lor famiglia è stata sempre molto unita e in armonia. Siamo cugini ma ne anche troppo vicini, ci sentiamo due volte all’anno – per Natale e per la Pasqua. Non so da dove ma ho questa certezza: quella di essere l’unico aiuto e essere la persona giusta per andare e capire cosa sia avenuto.

Entriamo in casa senza difficoltà, la porta era aperta. Dentro il piano terra è vuoto, non c’è nessuno. Salendo le scale, si vedono delle macchie di sangue sui muri che diventano più grosse man mano che saliamo. Lasciano andare avanti me. Inizio a salire pian piano, le macchie sono davvero spaventose. Come se fosse la scena di un omicidio. Convinta che non sia cosi come sembra avanzo ancora un po’ e salgo al primo piano. Tutto sembra abbandonato da settimane.

C’è una macchia di sangue molto più grossa subito dopo le scale sul muro vicino a una delle stanze. Apro piano la porta. Chiamo il suo nome. Entrando piano mi presento cercando subito di rassicurarlo sul fatto di essere sola. Quando mi ha visto, a mia sorpresa, è rimasto calmo e un po’ sollevato nel vedermi. Era sdraiato sul letto, avvolto in un lenzuolo in parte rappreso di sangue. Mi avvicino a guardarlo negli occhi. Gli chiedo come sta. Lui si è alzato dicendomi che sta bene e tutto è a posto. Nonappena si alza vedo il lenzuolo avvolto nella zona delle spalle con la maggiore concentrazione di sangue. Sono molto spaventata ma riesco a rimanere senza espressione come se non ci fosse nulla di così scioccante. Lui e felice di vedermi, sembrava che mi aspettasse. Mi chiede di dargli un secondo che si fa una doccia veloce per togliersi il sangue. Lo dice come se fosse la cosa più normale del mondo, quella di avere così tanto sangue addosso. Lui voleva rimanere tranquillo e non concentrarsi sul fatto, allora io ho seguito il suo gioco comportandomi come se non ci fosse sangue.

Mentre lui e sotto la doccia sento i rumori dei passi da fuori. Mi affaccio quindi alla porta agitando le mani e chiedendo in silenzio la loro attenzione. Chiedo loro di nascondersi e darmi un po’ di tempo per parlare con lui, rassicurandoli sul fatto che tutto è sotto controllo.

Quando lui esce dal bagno sente i rumori e apre la porta per vedere chi ce. Lo tranquillizzo dicendo d’essere da sola. Gli chiedo: ”Cosa è avenuto qua? E la tu moglie …? e i bambini..? dove sono … stanno bene? Questo sangue..? Cosa ti è successo, perche stai sanguinando cosi forte?

Lui comincia a raccontarmi che un giorno tornando dal lavoro le sue spalle hanno iniziato a sanguinare. Prima solo poco, poi la cosa ha iniziato ad aumentare e disturbare troppo la sua quotidianità. Sua moglie, ancora ignara della perdita di sangue ma colpita dal cambio di comportamento, ha iniziato a preoccuparsi e a chiedere cosa non andasse. Lui mi dice che non voleva che lei lo vedesse in queste condizioni e così vulnerabile, perciò la teneva lontana, comportandosi a volte anche in maniera forte e brusca. Lui le ha detto di andarsene da casa e lasciarlo da solo. Così 5 ore prima, quando lei lo aveva trovato tutto coperto di sangue, inpanicata si è messa a piangere pure i bambini si sono spaventati e hanno iniziato ad urlare. Lui li aveva quindi mandati via senza spiegazioni e si era chiuso in stanza. Quindi non sapeva dove fossero andati.

Pian piano mi ha fatto vedere le sue condizioni. Era molto strano lui continuava a perdere tanto sangue ma rimaneva cosciente, non sentiva ormai il dolore e ci si era abituato. Dalle sue spalle senza nessuna ragione o ferita usciva sangue senza fermarsi. Mi dice che esce di più quando si muove mentre se sta fermo diminuisce molto. Comunque non si ferma mai. Io sono scioccata, non so cosa fare e nemmeno cosa dirgli. Il mio cervello urla che lo devo portare in ospedale o almeno farlo vedere da un medico. Lui è calmo e sollevato dal racconto. Forse perché aveva accettato che la fine si avvicinava e lui non poteva fare nulla.

Un rumore dal corridoio lo fa alzare di scatto e lo mette in posizione di difesa. Mi chiede chi ci sia fuori. Inizia ad agitarsi. Le sue braccia si sono coperte di sangue e lui comincia ad affaticarsi. Provo a calmarlo mentre convinco gli agenti a non entrare e a chiamare subito un chirurgo o un medico specializzato. Riesco a spiegare a loro che non c’è nessun crimine e che la moglie e i figli stanno bene. L’unico pericolo è la sua vita.

Lui era ferito molto gravemente. Se non trovano subito un chirurgo potrà morire dissanguato. Il medico dovrebbe venire da solo per poter entrare senza che lui si accorga. Lui non voleva andare in ospedale perciò l’ambulanza avrebbe creato in lui molta agitazione. 

Quando vede gli agenti allontanarsi riesce finalmente a calmarsi. Aiutandolo a sedersi ho iniziato a togliergli il sangue. Era così tanto, lui era quasi tutto ricoperto di sangue. Una volta pulito lo avvolgo in un nuovo lenzuolo e lo faccio sdraiare. Respira male. È stanco. Chiude gli occhi in attesa … aspetto il dottore… provo a parlargli per prepararlo all’arrivo dell’aiuto.

D’un tratto noto una grossa macchia di sangue che era caduta sui miei vestiti e sgocciola su le mie ginocchia …


Analizzando questo il mio pensiero si ferma: Il sangue rappresenta i legami di sangue. Qualcuno che sanguina vuole dire che ha bisogno del tuo aiuto o che lui ti può aiutare nel tuo successo.

Ogni pensiero può aiutare a decifrare questo sognio, non esitate a condividere qui sotto.

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